L’untente Irexia ci rende partecipi della sua proposta:
Come nel film Johnny Stecchino, uno dei problemi di Palermo è il traffico.
Sono convinta che l’amministrazione comunale debba chiudere il centro storico, almeno nella parte coincidente con la vecchia città dentro le mura, e contestualmente curare l’efficienza dei mezzi pubblici controllando l’effettivo pagamento del biglietto; che debba combattere l’abusivismo e la doppia fila, ma anche suggerire con forza l’alternativa al mezzo privato in favore dei mezzi pubblici non lasciando tale scelta al “buon cuore” dei cittadini.
Voglio raccontarvi la mia esperienza in terra di Francia: 3 anni fa decisi di andare in Normandia e Bretagna, nord della Francia. Partivamo da Torino e in macchina, con targa italiana, abbiamo raggiunto le nostre mete. Abbiamo attraversato praticamente mezzo paese e quando giungevamo in qualche cittadina non vedevamo l’ora di lasciare la macchina e fare un bel giro a piedi per vedere i monumenti della città.
Già, posteggiare la macchina: dove, come e a quanto? Lungo le strade è possibile farlo, o no? E le strisce blu indicano posteggi a pagamento? E dove comprare gli eventuali tagliandi? Oppure si tratta di parcheggio con disco orario?
A dipanare ogni dubbio, nonché rischio di multa (macchina con targa italiana: non passava certo inosservata!) ecco che vedevamo grandi indicazioni che ci guidavano a parcheggi coperti e a pagamento, e che ci informavano del numero di stalli disponibili. Noi, che essendo turisti, non avevamo né la voglia né il tempo di cercare stradine dove posteggiare, magari gratuitamente, ma avevamo l’esigenza di muoverci a piedi per conoscere il luogo, fermarci ad un bar, visitare una chiesa, eravamo aiutati con segnali chiari ed evidenti che ci guidavano a destinazione, posti NON nelle immediate vicinanze del parcheggio, ma in grado di intercettare le nostre volontà non appena si manifestavano.
E a Palermo? A parte quelle orribili manone gialle stile Mickey Mouse, che fino a qualche tempo fa indicavano dellezone parcheggi (e neanche tanto bene perché non portavano l’automobilista alla meta ma lo abbandonavano per strada), c’è qualcosa di paragonabile?
A mio parere si trovano soltanto per due parcheggi: piazzale Ungheria e il posteggio sotto Piazza Vittorio Emanuele Orlando, cioè sotto il tribunale; ma le indicazioni sono davvero utili?
Nel caso di piazzale Ungheria il cartello luminoso è posto a 2/3 metri dall’ingresso all’area parcheggio, quindi, quando l’autista ha già deciso di lasciare là la propria macchina (cioè subito dopo aver svoltato da via Pignatelli Aragona).
Non dissimile la situazione per il parcheggio sotto il tribunale: uno è appunto a 4/5 metri dalla rampa di accesso (indica anche quanti posti sono rimasti) e un altro è posto un po’ più lontano, all’angolo tra via Goethe e via Nicolò Turrisi, ma sempre troppo vicino (secondo me si potrebbero porre già al porto, per i turisti che sbarcano dai traghetti e vogliono fare un po’ di shopping in centro oppure in via Ernesto Basile, per coloro che vengono dall’entroterra).
Perché, invece, non provvedere con indicazioni poste un po’ più lontane, in modo da guidare l’automobilista e solleticarlo a lasciare il mezzo privato in una zona appositamente adibita invece che lungo l’asse stradale e magari in doppia fila? Indicazioni che dovrebbero mettersi anche per promuovere l’uso di aree parcheggio gratuite!
Qualche esempio: via Croce Rossa è un tappeto di macchina posteggiate, così come tutta la piazza Papa Giovanni Paolo II (e lungo le rotonde e dove il cordolo è nero e giallo non si può posteggiare) nonché in via Antonino Cassarà, la strada che porta la semaforo con viale del fante, soprattutto all’altezza del centro traumatologico (C.T.O.) genitori e figli aspettano la fine della terapia dei propri parenti dentro le macchine arrampicate sui marciapiedi, quando invece lospazio davanti lo stadio non è mai usato oltre 1/3 delle sue potenzialità.
L’area gigantesca di piazzale Giotto, capolinea del 102, autobus a grande frequenza che porta in centro sovrapponendo parte del suo tragitto al ben noto 101.
E’ circondata tutt’intorno, ancora una volta, da strade dai marciapiedi tappezzati da macchine (quindi l’esigenza c’è), ma non è segnalata come una zona di parcheggio gratuito, mentre dovrebbe esserlo! La città che si sviluppa là intorno o che sta a monte della circonvallazione potrebbe scegliere di lasciare la propria auto in favore del mezzo pubblico.
Viale Strasburgo è una zona di negozi, ma pochi sanno che in via Danimarca c’è un’ampia zona parcheggio proprio difronte al liceo Galileo Galilei dove poter lasciare l’auto e fare i propri acquisti in santa pace senza paura di prendere una multa, permettendosi di percorrere la sequenza di vetrine e negozi come fosse un centro commerciale tanto di moda di questi tempi.
I miei sono soltanto degli esempi e sono sicura che gli altri utenti del sito potranno suggerire altri spazi con la vocazione del parcheggio, ma che vengono poco o nulla sfruttati.
Ovviamente una tale operazione di miglioramento delle segnalazioni, soprattutto in prossimità dei capolinea, o comunque delle fermate dei mezzi pubblici, dovrebbe essere accompagnata da un massiccio intervento del corpo della polizia municipale volto a scoraggiare l’odiosa pratica della doppia fila (non ci sarebbero più scuse, perché l’automobilista sarebbe cosciente dell’alternativa) nonché ad estinguere i posteggiatori (qualche utente in un suo precedente intervento ha correttamente sottolineato che è superfluo usare l’aggettivo “abusivi” dato che non ne esistono di legali).
Che ne pensate?
Cara amica, un discorso è essere turisti disposti ad investire qualche decina di euro una tantum in varie soste parcheggio in modo da evitare di avvelenarsi la vacanza ed un altro conto è vivere quotidianamente in una città sovraffollata dove le tue risorse, tempo e denaro sono limitate e comunque reinvestite in parte nell’attività lavorativa quotidiana e non per il piacere di girare dei bei posti.
c’è il parcheggio di viale francia, per niente utilizzato ma di dimensioni incredibili. c’è il parcheggio di viale regione nei pressi di villa eleonora poco prima di via perpignano praticamente deserto e tutte le auto sono parcheggiate in divieto sul viale regione corsia laterale ovviamente per non percorrere circa 100 metri e non considerando che nelle ore di punta quello spazio è tolto alla circolazione. se non si fa pressione alle autorità competenti la gente sti maledetti 100 metri non li farà mai! è solo questione di testa di solito, ma a palermo le cose vanno imposte con la forza
Condivido! Ho vissuto in Francia e tra l’altro sia a Parigi che in periferia che in provincia, le multe sono salatissime. Si paga anche 400€ e più per un divieto di sosta davanti una stazione delle RER nell’Ile de France. Le indicazioni sono esemplari perché sono fissate in funzione di chi le legge e dei limiti che ognuno di noi possa avere ad interpretarle (cosa logica!).
Ovviamente lì il sistema ferrovia e metropolitana è all’avanguardia (uno dei più efficaci al mondo) ma bisogna sempre ispirarsi a chi fa il meglio ed adattarlo alla propria realtà che non significa adattarsi agli usi e costumi di noi “indigeni” ma cercare di attivare una fase evolutiva che è sinonimo di conquiste sociali. Il resto viene da sé.. come in ogni altra parte del mondo.. non siamo speciali e continuare ad esaltare le “prestazioni” del panormosauro (come spesso viene chiamato), tende spesso, purtroppo, a determinarne l’impossibile “redenzione”.
Un caro saluto a tutti
Massimo
Totalmente d’accordo e lo stesso lavoro di ricerca di aree da adibire a parcheggio o ad auto silos andrebbe fatto per il centro storico: http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2008/05/19/la-qualita-della-vita-nel-centro-storico/#more-131
Come dice giustamente Bergamotto a Palermo ci sono megaparcheggi inutilizzati in zone tutto sommato intelligenti e utili che, in teoria, dovrebbero servire per parcheggiare l’auto e andare a piedi o con i mezzi. Per esempio, se voglio farmi la passeggiata in viale Strasburgo, potrei benissimo lasciare l’auto a piazzale Francia, ma no, il palermitano deve posteggiare dentro il negozio! Magari ha la ragazzetta con il tacco 12 che non riesce a fare più di 15 metri senza slogarsi una caviglia e quindi deve posteggiare in doppia fila di fronte al negozio certo! E poi se compra qualcosa i pacchi se li deve portare a mano? Ma nooo! Il parcheggio di via Nina Siciliana è quello che non mi spiego, immenso e deserto, che motivo c’era di fare un parcheggio lì? L’unica spiegazione è lasciare l’auto e prendere qualche bus per raggiungere piazzale giotto, ma a quel punto tanto vale posteggiare direttamente a piazzale giotto! Tra l’altro il parcheggio di via nina siciliana è sempre infestato dal parcheggiatore. Quindi motivo in più per non posteggiarci.
Io sono sempre dello stasso parere.. l’educazione civica va insegnata con i giusti modi!
A Palermo la Polizia Municipale andrebbe completamente smantellata e ricomposta da persone competenti!
Uso un esempio di cui parlava qualcuno, viale regione siciliana altezza incrocio via perpignano dir Tp, la strada laterale è tutta divieto di sosta, ma è regolarmente stracolma di auto, pur essendo presente a pochi metri un enorme parcheggio grautuito.
Perchè tutto ciò?
E’ molto semplice, il motivo è il seguente, ogni mattina al semaforo dell’incrocio in questione è presente una pattuglia di vigili urbani, che SE NE FREGANO delle auto parcheggiate in divieto!!
Passo da li due volte al giorno da quasi 10 anni, non ho mai visto una multa appesa ad un parabrezza!!
Per quale motivo quindi dovrebbero rispettare i divieti, tutti quei cittadini incivili?? Incivili sono, e tali resteranno, perchè nessuno li educherà mai!!!
Ecco una possibile soluzione usata già in alcune città italiane e non http://www.trevipark.com/viewdoc.asp?co_id=2415
@ The.Byfolk
Certo anch’io quando sono turista uso di più i piedi e mi muovo con molta più calma perchè sono in vacanza, ma spiegami che risparmio in risorse, tempo e denaro hanno i palermitani che stanno in macchina davanti il C.T.O. per evitare di prendere una multa. Che risparmio in benzina hanno quelli che lasciano la macchina davanti il negozio dove fanno acquisti in viale strasburgoe la riprendono per spostarsi di 50 metri dove c’è l’altro negozio? Nessun palermitano va a fare acquisti in centro? Le vedo solo io le auto targate PA arrampicate sui marciapiedi?
Se leggi anche gli altri interventi il bisogno di informazioni su aree parcheggio disponibili è grande!
Ti assicuro, poi, che non sono poi così costosi, per esempio piazzale Giotto è gratis, e in via danimarca il prezzo per tutta una mattina è irrisorio!
piccola riflessione: qual’è l’uso che si fa del parcheggio? si usa come sosta breve (intendo anche 1 o 2 ore per shopping o varie) e come sosta più lunga (mi riferisco a chi usa la macchina per recarsi la mattina al lavoro e riprenderla a fine turno o a fine giornata). A questo punto si dovrebbe studiare una soluzione che permette agli “utilizzatori della sosta lunga” (che poi son quelli che settimanalmente fanno gli stessi tragitti, più o meno agli stessi orari, ecc) di usare i grandi parcheggi (mi riferisco a piazzale Giotto, Viale Francia, zona stadio, Via Nina Siciliana, zona Porto, e magari qualche altra area da individuare) come snodi di interscambio dei mezzi pubblici (attualmente mi sembra efficiente solo quello di piazzale Giotto): andrebbe rivista la rete degli autobus in funzione di queste aree di sosta, la sosta dovrebbe essere a pagamento “leggero” (1 euro forfettario per mezza giornata o per il pomeriggio) e gratuita per tutti gli abbonati all’Amat (il sistema del biglietto elettronico già in uso in molte città semplificherebbe la gestione del parcheggio stesso).
in questo modo credo che rimarrebbero parecchi posti liberi usufruibili per soste brevi (a pagamento secondo le attuali tariffe) in tutte quelle strade oggi soggette purtroppo a doppie file con le conseguenze che tutti conosciamo.
che ne pensate?
@ irexia
In parte condivido quanto dici..
Io mi riferisco a chi ha esigenza di stare in città spostandosi da una zona ad un altra nel giro di poche ore. Dovrebbe pagare diversi parcheggi privati, oppure cercare a lungo il parcheggio gratuito?
Penso che la risposta sia variabile in base al reddito che il loro lavoro produce..
Quanto all’uso del mezzo pubblico farebbe meglio ad emigrare perché qui da noi lo considero attualmente un servizio per i meno abbienti.. Purtroppo!
@irexia, sai, credo che la vera rivoluzione sia dover fare meno dei parcheggi? sono d’accordo con te quando dici che sono pochi e mal indicati, ma credo davvero che la cosa giusta da fare per liberare la città dall’auto ….è fare in modo che le auto non arrivino.
A Londra da quando hanno inserito il pedaggio di 7 sterline, se non ricordo male, hanno ridotto drasticamente l’uso del mezzo privato, anche se li poi la metropolitana e i bus, sono efficientissimi. da quando vivo a Bruxelles, ormai 6 mesi, sono sempre stato senza auto, tante’ che pensavo prima di salirla, adesso credo di venderla in Sicilia , e questo perché ci sono davvero le alternative affinché tu, in assoluta libertà, possa scegliere o meno di avere la macchina in città.
Qui ad esempio sapete come funzionano i parchimetri? Sono direttamente gestiti dal comune, che si garantisce lauti guadagni, se tu non paghi, non incorri in sanzioni, multe o cose del genere, semplicemente ti mettono una ammenda pari a 25 euro, ovvero i soldi che il comune avrebbe incassato se il posto fosse stato operativo tutto il giorno, e come se ti pagassi il parcheggio per l’intera giornata.
Il tutto nel rispetto dei posti dedicati ai portatori di handicap, li se posteggi, non solo ti fanno la multa, ti levano 5 punti sulla patente ti rimuovono l’auto anche se tu sei seduta sopra.
E’ solo questione di civilita’ e quando capiremo che la città è più bella senza auto, faremo davvero la rivoluzione… e a costo zero tra l’altro
@ cirasadesigner
Mi trovi perfettamente d’accordo! Anch’io vorrei fare a meno dell’automobile in città, non a caso ho iniziato il mio articolo proprio con una premessa sull’incentivo all’uso dei mezzi pubblici perché non sembrasse che da guidatrice ottusa pretendessi ad ogni costo uno spazio per le mie 4 ruote.
Mi sono accorta come in Europa tutto funzioni meglio che nella nostra città: a Londra, per esempio, mi sono trovata fianco a fianco con lavoratori della city, in giacca, cravatta e ventiquattrore, che tornavano con l’autobus da una giornata in ufficio e poi mi chiedo: ma perché non può essere così anche da noi?
@ The.Byfolk
Condivido con te che, purtroppo, ad oggi l’autobus a Palermo sembra un mezzo fatto per chi non ha orari da rispettare, per chi non ha fretta e ciò, nel 2012, non è più tollerabile!
Per chi ha le esigenze che dici, invece, proprio il mezzo pubblico dovrebbe essere la soluzione; oppure, come a Lisbona, un servizio taxi dal costo irrisorio e, come nel resto d’Europa, con la possibilità di prendere il mezzo semplicemente alzando il braccio per strada!
@irexia Io non saro’ un uomo della city, ma da quando sono qui a Bruxelles, sono senza auto e mi sposto in bici se il tempo è bello o con i mezzi pubblici se piove, il tutto sempre e comunque in 15 minuti. Quando lavoravo a Palermo era tutta un altra storia…
Ma siamo fiduciosi